“Non si butta via niente” dice la saggezza popolare; e se lo si potesse fare in maniera innovativa e sostenibile per l’ambiente e le comunità? È l’idea alla base diEfficacity,il progetto finanziato con i fondi europei per migliorare, grazie a un software, la raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranti e favorirne il riuso all’interno dell’area metropolitana di Genova, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale.

Efficacity ha ricevuto 1.030.679,51 di euro di finanziamenti, tutti a valere sul Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 gestito dalla Regione Liguria; dall’avvio del progetto all’inizio del 2021, sono state spese il 39% delle risorse disponibili, corrispondenti a 412.271,80 euro. Il progetto ha come capofila l’Azienda multiservizi e d’igiene urbana (Amiu) di Genova e vede inoltre coinvolte nella realizzazione sei società partner: Algowatt, Camelot Biomedical Systems, Gter, Colouree, Flairbit e Circle.
In linea con gli obiettivi della transizione verde e digitale, Efficacity utilizza la tecnologia informatica per dare una seconda vita ai rifiuti in maniera sistematizzata, e, come dice il nome stesso, che punta all’efficacia.
Il progetto, che si avvale della consulenza scientifica di un gruppo di docenti del Dipartimento di Informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’Università di Genova, prevede infatti lo sviluppo di un software per la catalogazione automatica dei rifiuti ingombranti.

L’intero processo parte da un’azione molto semplice, ossia quella di acquisire le immagini tramite un’applicazione per smartphone, attraverso le foto scattate dagli utenti. Dopodiché, utilizzando un sistema di riconoscimento delle immagini, il software è in grado di identificare le tipologie di oggetti di cui si desidera disfarsi come rifiuti ingombranti – classificandoli quindi come elettrodomestici, mobili, eccetera – ma anche di specificarne materiale, dimensione e peso.
In questo modo, come spiegato sul sito dell’Amiu, saranno gli utenti stessi a poter verificare se un determinato oggetto può essere di interesse per altri utenti privati o per associazioni, trasformandolo, così, da rifiuto a risorsa.
L’attenzione all’impatto ambientale è presente anche nell’ultima fase del ciclo di Efficacity, che prevede l’ottimizzazione della logistica e dei tempi di trasporto, limitando l’inquinamento dei mezzi da carico.
Un progetto virtuoso e innovativo che ha al centro la tecnologia, dunque, ma che può funzionare solo grazie alle persone: Efficacity intende sia offrire un servizio alla cittadinanza che coinvolgerla direttamente nel riuso e riciclo dei rifiuti, nell’ottica di responsabilizzare le persone verso modelli sociali più sostenibili, basati sul riciclo, il riuso e la gestione delle risorse disponibili, invece che sul consumo limitato.
Il progetto è realizzato con il contributo della Commissione Europea. Dei contenuti editoriali sono ideatori e responsabili gli autori degli articoli. La Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsivoglia uso fatto delle informazioni e opinioni riportate. Fonte